I giochi psicologici

A cosa mi riferisco quando parlo di I giochi psicologici.

Quando in analisi transazionale si parla di gioco non ci riferiamo al significato convenzionale attribuito a questa parola. Infatti, quando parliamo di gioco in analisi transazionale, ci riferiamo ad “una serie di transazioni ulteriori complementari, con una motivazione nascosta, un gancio e un anello, che conducono a un risultato ben definito o tornaconto” come definito dal fondatore Berne.

Un esempio

Sofia e Marco… e Alice.

Sofia ha litigato anche stasera, come di consueto, con Marco, che si lamenta dei suoi continui impegni coll’Associazione tennistica. Sostiene che da quando frequenta «quei soci» è molto cambiata. Sofia, da parte sua, ci tiene molto ad essere una brava moglie e mamma e le parole di Marco la feriscono molto. Nonostante ciò, non riesce ad abbandonare l’Associazione, la passione per il tennis è molto forte ed aveva promesso ai soci il proprio impegno.

Sofia è molto dispiaciuta dalla situazione e si sente impotente; come sempre, al termine della discussione, chiama Alice, sua amica da sempre. Durante la telefonata Sofia piange e descrive ad Alice la stessa scenetta, ormai da tempo, è nell’indecisione più totale…

Sofia cerca una spalla ma ultimamente Alice sembra non comprenderla… la invita a pensare a opzioni pressoché infattibili per lei e questo la fa sentire ancora più impotente, inizia a pensare che con Alice non c’è la sintonia di sempre. «Fa presto lei a dare soluzioni…. Lei può fare tutto quello che vuole, suo marito non le dice mai niente»

Alice, da parte sua, vuole veramente essere d’aiuto a Sofia, ma lei non fa che disperarsi scartando tutte le opzioni proposte trovando giustificazioni di infattibilità. Alice inizia a pensare che forse Sofia voglia solo lamentarsi e questo la indispone…. «Ha troppo tempo libero… sai non lavorando…»

Entrambe, riattaccato il telefono, si diranno a loro stesse: «al prossimo litigio con Marco non la chiamo!»; «la prossima volta lascio squillare il telefono senza risponderle» Ma, al prossimo litigio con Marco, Sofia chiamerà Alice che le risponderà immediatamente.

Ti piò suonare familiare? Hai mai vissuto un’interazione sociale nella quale ti sei impegnato molto per una conclusione positiva, ma alla fine tu e l’altra parte vi siete sentiti solo arrabbiati confusi e frustrati? Penso di sì, e penso che probabilmente, finita la fase di confusione, hai pure detto a te stesso: “non mi infilerò mai più in una situazione del genere”, “non parlerò più di quell’argomento con tizio” o addirittura “non parlerò mai più con tizio”… Immagino pure che poco tempo dopo ti sei ritrovato esattamente in una situazione identica, e che ti sei chiesto “com’è possibile che sia successo di nuovo?”

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